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| Carmen 50 (in Italian by Mario Ramous) |  |  
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| Ieri, Licinio, per passare il tempo ci siamo divertiti a improvvisare
 sui miei quaderni in delizioso accordo.
 Scrivendo versi abbiamo perso l'anima
 a misurarci su questo o quel metro,
 uno dopo l'altro, nell'allegria del vino.
 E me ne sono andato di lá incantato,
 Licinio, dalla grazia del tuo spirito,
 cos’ stranito da scordarmi di cenare,
 da non riuscire nemmeno a chiudere occhio:
 vinto dall'emozione mi son rivoltato
 dentro il letto smaniando che facesse giorno
 per poterti parlare, per stare con te.
 Ma ora che, morto di stanchezza, il mio corpo
 senza più forze sul letto ha trovato pace,
 ho scritto per te, amico mio, questi versi,
 perchÈ tu potessi capire la mia pena.
 Non essere sprezzante, non respingere
 di grazia, occhi miei, le mie preghiere:
 provocheresti il castigo di Nemesi.
 è una dea terribile, non offenderla.
 
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| © copyright 28-12-2001 by Mario Ramous |  
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