Dimenticáti con fredda falsitá i compagni fedeli,
non hai pietá, Alfeno, nemmeno dell'amico più caro?
Col tuo cinismo non esiti a tradirmi, a ingannarmi.
Eppure agli dei ripugna la viltá di chi tradisce:
ma a te che importa se mi lasci con la mia tristezza?
Che fare, che fare, ditemi, a chi si pu˜ credere?
Certo tu, tu traditore volevi che mi affidassi a te,
spingendomi ad amarti come se non avessi nulla da temere.
Ora mi eviti e lasci che il vento e le nebbie disperdano
nell'aria, come fossero niente, le parole, ci˜ che facevi.
Ma se tu dimentichi, ricordano gli dei, ricorda la Fede,
che ti fará pentire di quello che mi hai fatto.