Se non ti amassi più degli occhi miei,
mio dolcissimo Calvo, per questo tuo dono
ti odierei come ti odia Vatinio:
che ho fatto, cosa ho detto perchÈ tu
mi debba avvelenare con questi pùti?
Sia maledetto dagli dei il cliente
che t'ha mandato un tale branco di canaglie.
Ma se, come sospetto, questo dono insolito
e curioso è di Silla 'il professore',
non me ne dispiace affatto, sono felice
che le tue fatiche non vadano sprecate.
Dio buono, che libercolo di merda!
E tu proprio ai Saturnali, il giorno migliore,
mandi questa diavoleria al tuo Catullo
perchÈ giusto il d’ che segue debba morire.
No, non la passerai liscia, buffone:
appena sorge il sole mi precipito
ai chioschi dei librai e compro tutto,
Cesio, Suffeno, Aquino, tutti i più letali
e ti ripagher˜ cos’ con questa croce.
Ed ora via, flagello delle genti, via,
pùti da quattro soldi, tornate lá
da dove maledetti siete usciti.